Assegnati lo scorso 30 giugno i premi della 62° edizione del Premio Faenza, la Biennale Internazionale della Ceramica d’Arte Contemporanea, tra le più importanti al mondo, organizzata dal MIC di Faenza da oltre ottanta anni.

Sono stati  assegnati lo scorso 30 giugno i premi della 62° edizione del Premio Faenza, la Biennale Internazionale della Ceramica d’Arte Contemporanea, tra le più importanti al mondo, organizzata dal MIC di Faenza da oltre ottanta anni.

La Giuria composta dalla direttrice del MIC Faenza, Claudia Casali, Judith Schwartz, presidente del Museum of Ceramic Art-NY, Ranti Tjan, direttore della Royal Academy of Art in The Hague, Tomohiro Daicho, senior curator del MOMAK di Kyoto, dopo un attento lavoro di analisi delle settanta opere selezionate ha giudicato come vincitrice della categoria over 35 – premio sostenuto dalla Fondazione del Monte e Cassa di Risparmio di Faenza  – l’installazione “Paradiso eclettico di terra” dell’artista belga Yves Malfliet e, come vincitrice della categoria under 35 – premio sostenuto da Cersaie – l’opera “Courtyard Twilight Series IV” dell’artista cinese Wei Bao.

Entrambi gli artisti vincitori riflettono attraverso l’argilla sul rapporto tra uomo, società, natura e ambiente.

“Yves Malfliet evolve reinventando costantemente il suo lavoro attraverso creazioni argute e stimolanti.  – commentano i giurati – Il processo di lavorazione dell’argilla è caratterizzato da molteplici tecniche che danno vita ad un insieme armonico. L’aspetto intellettuale dell’opera porta ad indagare la nostra società e, più profondamente, i resti della società, attraverso la fusione e un apparente collasso degli oggetti, racchiusi in scatole in cui tutto è accatastato, come un bric-à-brac o rifiuti. L’opera ingloba l’intero spazio concesso: muro, tavolo, pavimento in una installazione totale di grande originalità”.

Il lavoro di Wei Bao – continua la Giuria – pone invece l’attenzione sul rapporto tra uomo e natura a partire da una riflessione sulle antiche civiltà e i loro nuclei abitativi. La circolarità rappresenta la rivoluzione della Terra, le antiche civiltà iniziarono a vivere in spazi circolari, a contatto e in simbiosi con la natura. Questo è un tema quanto mai attuale: viviamo tutti i giorni la perdita di quell’armonia primordiale. L’opera ci richiama al rispetto degli equilibri naturali nel costruire, per tornare ad un dialogo sereno con la natura”.

La Medaglia della Camera dei Deputati è andata ad Anja Seiler, la Medaglia del Senato della Repubblica a Marieke Pauwels, il Premio Monica Biserni a Sarah Pschorn, il Premio in memoria di Eleuterio Ignazi a Victor Fotso Nyie, il Premio Rotary Club Faenza a Marco Samorè, il Premio Lions Club Faenza Host ad Elysia Athanatos, la Medaglia d’argento della rivista “D’A”ad Hongli Peng, infine il Premio alla Carriera del MIC Faenza: Velimir Vukicevic.

Le Menzioni d’Onore della Giuria vanno invece a Sara Cancellieri, Frank Louis, Fausto Salvi, Veljko Zejak

Le settanta opere selezionate sono in mostra dal 1 luglio al 29 ottobre al Museo Internazionale delle Ceramiche in Faenza.